Introduzione

Immigrazione negli USA

Introduzione

L'idea che gli USA siano una nazione di immigranti è più che altro un'illusione, poiché solo l'11% dei residenti americani è costituito da cittadini nati all'estero, pressappoco come in Gran Bretagna e in France, ma meno rispetto al Canada, alla Svizzera e all'Australia. Comunque, in termini di numeri, gli USA sono un passo avanti nel campo, con l'immigrazione ufficiale che aumenta di oltre un milione all'anno.

Negli anni 90, vennero a vivere negli USA più immigranti che in ogni altro decenni­o della storia della nazione

Comunque, dopo gli attacchi terroristici dell' 11 Settembre 2001 ci sono stati molti cambiamenti nelle politiche di immigrazione e visti (p.es. sono stati aggiunti nuovi paesi nella lista dei paesi ad alto rischio terroristico) e in alcune categorie le domande di visto sono diminuite poiché i requisiti sono stati ridotti. Tuttavia, è stimato che negli ultimi anni oltre 7 milioni di visti all'anno sono stati rilasciati per nuovi espatriati negli Stati Uniti.

Requisti per entrare negli USA

Eccetto alcuni visitatori, tutti gli stranieri non-residenti che vogliano entrare negli USA necessitano di un visto, persino coloro che sono solo in transito per recarsi in un altro stato. Gli USA rilasciano una lunga serie di visti che sono generalmente divisi in: visti immigrante (residente permanente) e non-immigrante ( residente temporaneo). Un visto immigrante ti da il diritto di viaggiare in America, di vivere e lavorare lì (e di cambiare lavoro liberamente) su basi permanenti, con la possibilità di qualificarti come cittadino americano dopo 5 anni di residenza.

Un visto non-immigrante ti permette di andare in America su basi temporanee, p.es. per una durata che va dai 6 mesi ai 5 anni, e in alcuni casi di accettare un impiego. I permessi di lavoro non vengono rilasciati, poiché il visto appropriato serve per lo stesso scopo. Un visto non ti da il diritto di entrare negli USA, ma solo di viaggiare in America per uno scopo specifico. Questo perché i visti sono concessi dalla sezione consolare del Dipartimento di Stato, che ha solo l'autorità di pre-approvare gli stranieri che si recano in America. I servizi consolari rilasciano 4 milioni di visti annualmente.

Per molti anni, l'immigrazione americana e le leggi di naturalizzazione sono state fatte rispettare dal Servizio di Immigrazione e Naturalizzazione (INS) del Dipartimento di Giustizia degli USA. Il Dipartimento della Difesa Nazionale (DHS) fu creato dopo gli attacchi terroristici, per coordinare i vari servizi connessi con la sicurezza nazionale.

Il 1º Marzo 2003, il vecchio INS si è ampliato in tre nuovi dipartimenti all'interno del DHS: il Servizio di Cittadinanza e Immigrazione (USCIS), che si occupa dei vari statuti e permessi per l'immigrazione dal momento in cui un immigrante è stato ammesso nel paese, l'Ente per l'immigrazione e le Dogane (ICE), responsabile di indagini relative all'immigrazione, della detenzione, della deportazione e di un nuovo sistema di registrazione per studenti e visitatori di scambio (SEVIS), e la Protezione di Dogane e Frontiere (CBP), che perlustra le frontiere e i punti di ingresso (e decide se ammettere oppure no gli stranieri in arrivo che sono titolari di un visto).

Come il vecchio INS, l'USCIS conserva 4 centri di servizi regionali e più di 60 uffici locali in tutto il territorio americano. Dopo essere stati ammessi nel paese dal CBP, è il turno dell'USCIS e dell'ICE registrare e monitorare tutti gli stranieri, assicurandosi che siano conformi ai termini dei loro visti, e (specialmente) assicurarsi che rimpatrino o almeno abbandonino gli USA quando è stabilito che debbano farlo!

Nessuna garanzia di ingresso

Possedere un visto non è una garanzia per l'ingresso negli USA. L'ingresso nello stato è strettamente controllata e nessuno che non sia conforme ai requisiti di immigrazione (incluso coloro che invece possono provare che osservano i termini del loro visto), possono essere multati, arrestati o espulsi dallo stato. In generale, gli USA tentano di reprimere l'ingresso di indesiderati, p.es. chiunque sia una minaccia per la sanità, per la previdenza sociale o per la sicurezza dell'America (riguardo la quale ovviamente già si ha più che una semplice paura condivisa).

Solo i titolari di visti che permettano l'assunzione possono lavorare in America. I titolari di altre categorie di visti non possono accettare un posto di lavoro, anche se si tratta di un lavoro informale in una famiglia come bambinaia, ragazza alla pari o domestica. Il tuo passaporto deve essere valido per un minimo di sei mesi dopo il termine stabilito del tuo soggiorno. Se il tuo passaporto è quasi in scadenza, dovresti rinnovarlo prima di partire in America.

Ci sono molti libri che descrivono le procedure di immigrazione nel dettaglio inclusi Immigrating to the USA scritto da Dan P. Danilov (Staff Counsel Press), Immigration Questions and Answers di Carl R. Baldwin (Watson-Guptill) e The Immigration Handbook di Henry G. Liebman (First Books, Inc.). Sono disponibili ulteriori informazioni sui siti web dei Dipartimenti Statali (www.state.gov  e http://travel.state.gov  ) e sul sito web dell'USCIS (www.uscis.gov). 

Nel Maggio 2006 fu revocato dalla Corte di Giustizia europea un accordo anti terroristico, in base al quale le compagnie aeree europee fornivano, alle agenzie di forze dell'ordine americane, informazioni dettagliate sui passeggeri in partenza per l'America. Comunque, la revoca non annulla la sostanza dell'accordo e la raccolta dati nei termini attuali, che continuerà fino al 30 Settembre a dare tempi ufficiali a Europa e America per trovare una soluzione al problema legale.

L'immigrazione è un argomento complesso e le informazioni contenute in questo capitolo sono soggette a un cambiamento, e bisogna considerare che si tratta solo di una guida generale. Non dovresti basare nessuna decisione o azione sulle informazioni contenute qui senza prima confermarle basandoti su una fonte ufficiale e attendibile come quella dell'Ambasciata Americana.

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